Generazione NEETS
Da alcuni anni, il termine NEET (esclusi dalla scuola, impiego o formazione) appare sempre più nelle politiche educative di alcuni paesi europei, in particolare in Gran Bretagna, dove si sono svolti studi locali e nazionali. Nessuno di questi, tuttavia, può essere comparato con diverse analisi del fenomeno od in considerazione delle caratteristiche dei paesi dell’Unione.
NEET è una pura categoria di giovani che sono esclusi dal sistema educativo, formativo o impiegatizio. La loro inattività è economica e presumibilmente totale; la loro posizione sociale è scarsamente costruttiva ed una potenziale minaccia.
Not in Education, Employment or Training – una nuova generazione. In Italia, si parla di una vera generazione NEETS, che rappresenta, nel 2009, circa 2 milioni di giovani (di età compresa tra 15 e 29 anni). La Commissione Europea, nell'Aprile 2009, comunica che un terzo dei giovani in età compresa fra I 15 ed I 24 anni sono autoesclusi.
Il tasso di disoccupazione giovanile di tale gruppo d'età considerati econonicamente attivi era del 15.4% nel 2008, circa 3 volte maggiore della fascia più anziana economicamente attiva. 26 % dei disoccupati in età compresa fra I 15 ed I 24 ed il 35% fra 25 e 29 sono disoccupati da più di un anno.
La fine della scuola dell'obbligo è un'epoca critica. "Essere NEETS tra I 16 ed I 18 anni è un preavviso di disoccupazione, basso reddito, maternità adolescente, depressione e salute cagionevole" - UK Government Department for Children, Schools and Families. Una delle maggiori conseguenze: sfiducia nell'apprendimento e nell'insegnamento. Svogliati ed immotivati a partecipare a momenti educativi o formativi o attività sociali. Il rapporto britannico del 2008 (2004, tra I 16 e 25 anni, 152 erano NEETS), un quarto dei NEETS afferma che la vità è senza una scopo. 41% ritiene di essere meno felice ora che da bambini (confronto al 29% del campione totale).
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